Come dimagrire i fianchi

17 Gennaio 2022

Come dimagrire i fianchi

Autore: Ambrosio Pasquale

Quando si parla di grasso localizzato il riferimento a fianchi, glutei, addome e cosce è sottointeso. Se il problema del grasso addominale è particolarmente accentuato negli uomini, la presenza di grasso localizzato su fianchi, cosce e glutei è un problema quasi del tutto femminile. La questione spinosa, però, non è costituita tanto dal grasso da perdere ma dalla difficoltà ad eliminare il grasso localizzato nelle aree del corpo sopracitate.

Il problema degli accumuli di grasso localizzato è principalmente legato alla loro origine che, nella maggior parte dei casi, è collegata a questioni ormonali e genetiche. Questi due fattori, in parole povere, si riferiscono al sesso e alla familiarità sebbene all’interno dei fattori ormonali rientrino anche squilibri ormonali ed altri disturbi affini.

Cos’è il grasso il grasso localizzato?

Con grasso localizzato si intendono i depositi adiposi in alcune specifiche aree del corpo ovvero le zone sesso specifiche. La particolarità di questi cuscinetti adiposi è la caratteristica capacità di resistere alle diete e all’esercizio fisico, manifestandosi anche in soggetti normopeso. Il grasso dei fianchi rientra in questa categoria e può essere considerato uno dei più insidiosi da eliminare.

Dimagrire le maniglie dell’amore, dunque, si configura come un’opera titanica. Ogni dieta diventa frustrante, garantendo risultati nella parte superiore del corpo ma non nelle specifiche aree colpite da accumuli localizzati. La pelle rimane fredda e priva di colore, con scarso tono ed elasticità,


Perché il grasso localizzato è difficile da eliminare?

Il tessuto adiposo localizzato è direttamente legato all’azione degli ormoni sesso specifici, che per le donne sono gli estrogeni e per l’uomo è il testosterone. Sebbene l’azione dell’ormone specifico determini la presenza del grasso localizzato, il processo di lipolisi è legato alla presenza delle catecolamine che legandosi a determinati recettori possono favorire i processi di lipolisi o meno. Su fianchi, glutei, addome e cosce è probabile la presenza di recettori α-2 che inibiscono la lipolisi ovvero tutti quei processi fisiologici che aiutano a trasformare il grasso in risorse energetiche pronte all’uso per l’organismo.


Dimagrire i fianchi: i trattamenti in medicina estetica

Eliminare il grasso localizzato non è affatto semplice: dieta ed esercizio fisico potrebbero non bastare. Questo non deve incoraggiare ad abbandonare una dieta sana ed equilibrata oltre che esercizio fisico quotidiano. La dieta e le abitudini quotidiane sono fondamentali per fornire le basi all’organismo per favorire i processi di lipolisi. Non bisogna dimenticare, inoltre, che anche i trattamenti di medicina estetica, cosi come gli interventi chirurgici, necessitano di una buona base di partenza per funzionare al meglio.

Sebbene vi siano in commercio numerosi rimedi sotto forma di creme, gel e lozioni, i trattamenti di medicina estetica rimangono il punto di partenza minimo per raggiungere risultati concreti. I principali trattamenti di medicina estetica per dimagrire i fianchi sono:

L’intralipoterapia

Questa soluzione medico-estetica si avvale delle capacità lipolitiche di alcuni farmaci per agire direttamente sugli accumuli adiposi. Le sostanze, difatti, sono iniettate direttamente negli accumuli adiposi provocando il progressivo scioglimento degli accumuli. Può essere considerata una tecnica affine alla mesoterapia.

Criolipolisi

La criolipolisi sfrutta le proprietà del freddo per la distruzione degli adipociti. Il trattamento consente di ottenere risultati importanti ma è necessario che sia effettuato da professionisti qualificati al fine di evitare rischi e complicazioni.

Carbossiterapia

La carbossiterapia, oltre a garantire un’azione diretta sugli accumuli adiposi, può essere utilizzata come trattamento di supporto per gli altri rimedi contro il grasso dei fianchi. Questo trattamento ha la capacità di migliorare l’ossigenazione dei tessuti e contribuire al metabolismo cellulare, al ripristino del microcircolo e degli scambi metabolici. Il trattamento è effettuato con iniezioni di CO2 a livello sottocutaneo provocando il cosiddetto effetto Bohr.

Radiofrequenza

La radiofrequenza è una tecnica molto diffusa sia in ambito medico che prettamente “estetico”. I dispositivi medicali, tuttavia, si differenziano da quelli utilizzati nei centri estetici per intensità e potenza oltre che per la necessità di essere adoperati da personale medico. Il principio di fondo della tecnica è quello di utilizzare le onde elettromagnetiche ad alta frequenza per agire sui tessuti. Con questo trattamento si ha una azione biostimolante e parzialmente lipolitica.

Cavitazione ultrasonica

La cavitazione offre un’azione concreta sugli accumuli adiposi mediante l’ausilio degli ultrasuoni. L’azione di queste onde è diretta agli adipociti che sotto la pressione delle onde vengono distrutti. Il drenaggio dei lipidi può essere favorito da massaggi drenanti e trattamenti specifici per il microcircolo venoso e linfatico.

Le soluzioni chirurgiche

L’adiposità localizzata più ostinata e difficile da trattare può essere combattuta efficacemente solo dalla chirurgica. Il medico estetico, constatata la resistenza degli accumuli ai trattamenti, valuta e propone al paziente la soluzione chirurgica. Nonostante l’invasività, la chirurgia offre soluzioni semipermanenti e che possono eliminare definitivamente le maniglie dell’amore e tutti gli altri accumuli adiposi localizzati. Con ciò, non bisogna considerare la chirurgia come un metodo per dimagrire bypassando dieta sana ed esercizio fisico.


Gli interventi di chirurgia estetica per dimagrire i fianchi sono:

Questi interventi sono, in qualche modo, “imparentati” tra loro o derivati dalla liposuzione. Quest’ultima è una delle tecniche più conosciute ed eseguite mentre le altre due sono evoluzioni che consentono di ottenere risultati, sotto il profilo estetico, maggiormente positivi ed accettabili. Anche l’invasività di liposcultura e laserlipolisi è decisamente minore rispetto ai metodi tradizionali con tempi di recupero e guarigione ridotti e contenuti.




Fonti:

  • Davide D’amico, Manuale di Chirurgia Generale. Piccin 2018.
  • Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019.
  • Alberto Massirone, Trattato di Medicina Estetica, Piccin Nuova-Libraria, 2010.

 

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