La cavitazione ultrasonica

21 Febbraio 2020

La cavitazione ultrasonica

Autore: Perra Simona

Gli ultrasuoni, in medicina, vengono utilizzati per diversi motivi, ne sono esempio la diagnostica cardiologica ed internistica e la medicina riabilitativa.
Di recente, sono entrati a far parte dei presidi terapeutici della medicina estetica.

La cavitazione ultrasonica, in medicina estetica, sfrutta una frequenza più bassa in modo tale da ridurre la profondità d’azione e colpire le aree ricche di tessuto adiposo.
La cavitazione ultrasonica provoca la formazione all'interno degli adipociti di microbolle, che esplodendo causano la distruzione delle cellule adipose circostanti.
Viene utilizzata per la riduzione del grasso e dunque risulta efficace come trattamento per ridurre la cellulite.


Benefici della cavitazione ultrasonica

Questo trattamento permette di favorire un taglio parziale alle curve del corpo senza dover ricorrere ad interventi chirurgici. Le cellule adipose, infatti, sottoposte all’azione degli ultrasuoni e all’effetto di cavitazione (formazione di cavità gassose) si svuotano liberando i lipidi che verranno poi metabolizzati ed espulsi dall’organismo in modo naturale.

L’effetto cavitazione si genera quando un liquido è sottoposto ad ultrasuoni a bassa frequenza.
In medicina estetica, se si applica la cavitazione ultrasonica al liquido interstiziale del tessuto adiposo possiamo assistere alla continua formazione ed esplosione di microbolle adiacenti agli adipociti, favorendo il loro stesso danneggiamento.

Il trattamento deve essere controllato, poiché gli ultrasuoni dovranno avere basse frequenze e un’intensità adatta per creare il processo di cavitazione solo nel tessuto adiposo.
L’azione rimodellante e lipoclasica (“di distruzione del grasso”) della cavitazione ultrasonica permette un miglioramento estetico e funzionale della silhouette della paziente.
Consente infatti un vero e proprio rimodellamento corporeo e la riduzione della consistenza del grasso.


I pazienti che presentano una buona elasticità cutanea possono, inoltre, avvertire dei netti miglioramenti all’aspetto della pelle buccia d’arancia.
Un ulteriore beneficio della cavitazione ultrasonica è l’ossigenazione dei tessuti, con conseguente riattivazione della circolazione periferica distrettuale e drenaggio dei liquidi stagnanti.

Aree di trattamento della cavitazione ultrasonica

Le zone maggiormente colpite da accumulo di tessuto adiposo sono glutei, cosce, fianchi e addome. Nell’addome, generalmente, il trattamento risulta essere più efficace rispetto a quello effettuato nelle cosce dove la presenza di molta cellulite potrebbe rendere la zona più difficile da trattare.


Chi non può sottoporsi al trattamento di cavitazione ultrasonica

Non possono sottoporsi al trattamento persone che soffrono di:
  • Gravi disordini della coagulazione del sangue
  • Dislipidemie croniche
  • Malattie del sistema immunitario
  • Malattie del fegato
  • Malattie del connettivo
  • Obesità

Inoltre, coloro che sono sottoposti a terapie farmacologiche con antinfiammatori, antitumorali e farmaci liposolubili, non dovrebbero effettuare il trattamento.
Altri casi che escludono la possibilità di trattamento sono:
  • Gravidanza
  • Portatori di pacemaker
  • Presenza di cicatrici profonde nell’area da trattare
È importante non sottoporre al trattamento chi soffre di problemi metabolici e vascolari, oppure chi soffre di diabete, epatopatie e nefropatie.


Come si svolge la cavitazione ultrasonica

Prima del trattamento il medico raccomanderà al paziente che vi si sottopone di idratarsi efficacemente, per avere abbastanza liquidi consentendo così una maggiore cavitazione. Se non si è idratati a sufficienza, sarà possibile che il medico proceda con delle infiltrazioni di fisiologica il tessuto adiposo per rendere il distretto più idratato.

Fattore molto importante, da considerare nel trattamento di cavitazione ultrasonica è il controllo della forza dell’ultrasuono, perché se somministrato in modo non adeguato può causare la degenerazione del tessuto adiposo con dolore nella parte trattata.
Il trattamento viene svolto ambulatorialmente e non necessita di anestesia, ha una durata variabile dai 20 ai 30 minuti.

Consiste in circa 4/6 sedute effettuate ogni 10 giorni circa. Si effettua facendo scivolare il manipolo nell’area da trattare a diretto contatto con la pelle.

Viene consigliata dopo ogni seduta un massaggio linfodrenante per favorire lo smaltimento dei liquidi stagnanti e delle tossine.
Gli effetti terapeutici sono poco visibili su cellulite di vecchia data, mentre i risultati migliori si otterrebbero trattando aree adipose non molto estese.


Possibili effetti indesiderati della cavitazione ultrasonica

Dopo la seduta di cavitazione è possibile notare la presenza di edemi nell’area trattata che possono durare per qualche giorno.
Inoltre, quando viene liberato un grande quantitativo di grasso può risultare difficoltoso eliminarlo e si necessità, così, di massaggi drenanti.
Un altro effetto indesiderato, meno frequente, è la possibile comparsa di eritemi cutanei o ulcere.


Post trattamento di cavitazione ultrasonica

Dopo la seduta si vede la comparsa di un leggero edema nella zona trattata, i lipidi che sono stati liberati vengono metabolizzati dal fegato e successivamente eliminati fisiologicamente dai reni.

Risultati della cavitazione ultrasonica

I primi effetti della cavitazione possono essere visibili già dopo una seduta. Le adiposità localizzate risulteranno diminuite e la silhouette mostrerà i vantaggi ottenuti.
I risultati sono più modesti di quelli ottenibili con una liposuzione, ma ricordiamo che la cavitazione ultrasonica non necessita di anestesia, terapie post trattamento o convalescenza.




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