Massaggio connettivale, benefici e controindicazioni

20 Gennaio 2021

Massaggio connettivale, benefici e controindicazioni


Il massaggio connettivale è una particolare tecnica di manipolazione formulata per agire in profondità nel tessuto connettivo. Le applicazioni di questo massaggio sono principalmente orientate agli inestetismi ed al miglioramento della microcircolazione e del drenaggio. Nella cura della cellulite il massaggio connettivale si è dimostrato particolarmente efficace, soprattutto negli stadi avanzati.

Cos’è il massaggio connettivale?

Il massaggio connettivale viene messo a punto da Elisabeth Dicke nel 1929 con lo scopo di migliorare la microcircolazione negli arti inferiori. Questa tecnica fu sperimentata per la prima volta dalla Dicke su sé stessa dopo una diagnosi medica che le presentava gravi disturbi circolatori agli arti inferiori che avrebbero potuto condurre all’amputazione delle gambe. La validità del metodo le permise di riprendersi dal disturbo in modo definitivo.

Il massaggio connettivale, dunque, è una tecnica concepita per il trattamento dei disturbi circolatori, venosi e linfatici, dell’organismo agendo in profondità nei tessuti. Nel corso dei decenni la tecnica ha trovato ampi utilizzi nel trattamento di inestetismi della pelle come le cicatrici, la cellulite e le smagliature, nonché per il trattamento di contratture, cattiva postura, tensioni muscolari e disturbi del tessuto connettivo.

Per cosa è indicato il massaggio connettivale?

Il massaggio connettivale è una tecnica sicura e priva di controindicazioni rilevanti. Non comporta rischi sebbene sia sempre importante consultare il medico prima di procedere con tale tecnica.

I principali disturbi trattati con il massaggio connettivale sono:

  • Cellulite
  • Smagliature
  • Cicatrici
  • Disfunzioni della microcircolazione
  • Dolore cronico
  • Contratture e tensioni a carico dei muscoli
  • Disturbi del tessuto connettivo
  • Postura scorretta

Come si esegue il massaggio connettivale?

Il massaggio connettivale è eseguito da massaggiatori professionisti e fisioterapisti in possesso delle conoscenze adeguate a praticare questa tecnica. Il massaggio ha una durata complessiva di circa un’ora ed il numero di sedute totali del trattamento divergono a seconda del disturbo. Nel massaggio connettivale non sono impiegati oli o creme mentre vengono adoperate generalmente solo le dita e le nocche.

La trazione del connettivo avviene mediante l’uso di indice e medio, o medio e anulare, inizialmente a piatto e successivamente a martello, stirando la cute fino al punto stabilito. Si lascia ritornare la pelle nella posizione di partenza senza lasciare scivolare i tessuti e con una pressione limitata. Gradualmente si procede a trattare i tessuti sempre più in profondità raggiungendo il tessuto connettivo.

Il massaggio, secondo le linee guida principali, deve iniziare dalle regioni più caudali e non interessate dal quadro morboso. A fasi, vengono successivamente raggiunti tutti gli strati tessutali seguendo le sequenze dello schema strutturale e del trattamento specifico dell’area. È importante valutare la condizione dei tessuti mediante la palpazione per calibrare adeguatamente la pressione da esercitare.

Quali sono i benefici del massaggio connettivale?

I benefici del massaggio connettivale sono da ricercarsi soprattutto nella riattivazione della circolazione, sia linfatica che sanguigna, nella decontrazione e nel rilassamento dei muscoli e l’aumento della mobilità articolare. L’impatto positivo sulla muscolatura scheletrica e liscia, inoltre favorisce un effetto analgesico e decontratturante, molto utile per il trattamento di disturbi ortopedici e reumatologici.

Massaggio connettivale e cellulite

Una delle applicazioni più diffuse di questa tecnica è nel trattamento degli inestetismi della cellulite. In questo caso il massaggio partendo dalle zone primarie della schiena procede nelle aree soggette a cellulite agendo in profondità negli strati cutanei favorendo la microcircolazione e la produzione di nuovo collagene.

È noto, difatti, che la circolazione linfatica e venosa, nei soggetti affetti da cellulite, è deficitaria a livello periferico dove generalmente sono presenti gli accumuli di adipe. La presenza di quest’ultimi e la costrizione dei tessuti, in particolare della microcircolazione, finisce per interrompere la naturale comunicazione favorendo l’accumulo di tossine e la formazione di tessuto fibroso intorno alle cellule adipose.

I risultati per la cura della cellulite sono positivi sebbene sia necessario abbinare il massaggio connettivale a diete alimentari adeguate nonché esercizio fisico specifico. Rispetto al linfodrenaggio il massaggio connettivale agisce ad una maggiore profondità ma è possibile utilizzare entrambe le tecniche a corredo al fine di amplificare gli effetti benefici sull’organismo. Il risultato estetico è visibile solo dopo alcune sedute.

Rischi e controindicazioni

La tecnica è molto sicura e collaudata, utilizzata largamente senza alcun rischio per la salute. È controindicato praticare il massaggio in presenza di cute lesa, ematomi, fratture, coaguli sanguigni ed ernia addominale. Non è altresì consigliato praticare il massaggio a soggetti sottoposti a chemioterapia o radioterapia. Per le donne ed i soggetti con problematiche cardiovascolari è opportuno consultare il proprio medico per stabilire se è possibile, o meno, effettuare il trattamento senza rischi per la salute.

Per quanto riguarda gli effetti indesiderati, il massaggio è esente da rischi importanti per la salute. Risulta, in alcuni casi, doloroso per i pazienti che presentano, nell’area da trattare, particolari traumi o infiammazioni. Nel caso in cui, dopo un trattamento, compaiano effetti collaterali non noti è opportuno consultare un medico o recarsi nel più vicino centro sanitario.

Fonti

-       Moreno Barbi, Il massaggio connettivale. Le origini del metodo, le basi teoriche e i principi fondamentali di neurologia, le tecniche di massaggio e le sue applicazioni pratiche, Elika, 2005.

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