L’acqua migliore contro ritenzione idrica e cellulite

09 Dicembre 2020

L’acqua migliore contro ritenzione idrica e cellulite

Autore: Ambrosio Pasquale

La migliore acqua contro la cellulite e la ritenzione idrica può essere una preziosa alleata in questa lotta sebbene non l’unica arma a disposizione. È importante conoscere quale e quanta acqua bere imparando a distinguere le proprie necessità e soprattutto imparando a conoscere il proprio nemico.

Che cos'è la cellulite? Cos’è la ritenzione idrica?

La cellulite è un inestetismo che affligge principalmente le donne che si configura con la comparsa di irregolarità cutanee, in stretta correlazione con gli accumuli adiposi, su fianchi, cosce, glutei e addome. È proprio l’infiammazione cronica delle cellule adipose a determinare tale condizione. Le cause scatenanti di questo disturbo possono essere di natura genetica e/o ormonale mentre tra i fattori aggravanti troviamo obesità, stress, problemi vascolari e cattive abitudini alimentari.

La ritenzione idrica, invece, è la tendenza dell’organismo ad accumulare liquidi. È anch’essa una condizione principalmente femminile e si configura con un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali che causa edemi in alcune zone del corpo come cosce, fianchi, glutei e addome. La ritenzione idrica non è causa di obesità ma quest’ultima condizione, invece, può determinare la ritenzione idrica ostacolando la naturale diuresi.

Come si fa a capire se è cellulite o ritenzione idrica?

Cellulite e ritenzione idrica sono spesso considerate, erroneamente, la stessa cosa e sebbene le manifestazioni siano molto simili, sono problematiche ben distinte. Riconoscerle è importante al fine di avere gli strumenti necessari per eliminarle e rimuovere gli inestetismi connessi.

La prima prova fai da te, per determinare che tipo di problematica stiamo affrontando, è quella di applicare una lieve pressione con un dito, per pochi secondi, sull’area del corpo colpita. Se la zona dove è stata applicata la pressione diventa pallida/biancastra è molto probabile che si è in presenza di ritenzione idrica.

Un’altra prova molto semplice da eseguire è quella di prendere tra le dita una porzione di pelle che mostra i tipici inestetismi dei due disturbi: se i “buchi”, le “fossette”, scompaiono siamo di fronte a ritenzione idrica, se persistono potrebbe invece essere cellulite.

Riconoscere cellulite e ritenzione idrica con un metodo fai date può essere importante ma è opportuno rivolgersi sempre ad un medico che ha l’esperienza e gli strumenti per determinare con precisione il tipo di problema e pianificare gli interventi necessari.

Quale e quanta acqua bere per eliminare la cellulite e la ritenzione idrica?

Spesso si è portati a pensare che assumere troppa acqua incrementi la ritenzione idrica e la cellulite: niente di più falso. È vero che queste due problematiche siano influenzate direttamente dalla ritenzione di liquidi negli spazi interstiziali ma eliminare un giusto apporto di acqua dalla propria dieta potrebbe peggiorare cellulite e ritenzione idrica.

L’acqua, difatti, è il principale componente del corpo umano ed è importante mantenere una corretta idratazione per permettere il corretto funzionamento fisiologico. Il corpo umano gestisce l’apporto di liquidi integrando quanto necessario ed espellendo, attraverso le urine, i liquidi di scarto.

Generalmente bisogna integrare nella propria dieta almeno 1,5/2 litri di acqua al giorno. Per gli sportivi o per chi fa attività fisica il quantitativo ovviamente è superiore. Chi è affetto da ritenzione idrica e cellulite non deve diminuire il proprio apporto di acqua giornaliero.

Quanto sodio deve avere l'acqua per essere buona?

I mezzi di comunicazione sono invasi di messaggi di acque miracolose che si propongono come rimedi per la cellulite e la ritenzione idrica ma non è affatto così. In verità non vi è un’acqua migliore contro questi disturbi e di certo non è il sodio il nemico da eliminare ad ogni costo dalla propria acqua. La quantità di sodio nell’acqua è importante solo per gli individui che soffrono di ipertensione arteriosa. Il sodio, difatti, favorisce l’aumento della pressione sanguigna “attirando” un maggior quantitativo di liquidi nel flusso sanguigno e favorendo l’aumento della pressione.

Le acque povere di sodio, con meno di 20mg di sodio per litro, sono importanti per le diete iposodiche e non hanno alcun beneficio contro ritenzione idrica e cellulite. I minerali, compreso il sodio, sono importanti per il corretto funzionamento dell’organismo e piuttosto che preoccuparsi del sodio e del calcio bisognerebbe prestare attenzione alla presenza di metalli pesanti e altre sostanze dannose per la salute.

Quali sono le acque povere di calcio?

Le acque povere di calcio sono quelle con meno di 150 mg di calcio per litro. La quantità di calcio nell’acqua può variare sensibilmente da pochi milligrammi fino a oltre 500 mg/l. Le acque con un alto contenuto di calcio possono contenere all’interno dell’etichetta la dicitura “calcica”, anche se non vi è un obbligo specifico.

Ci sono molti miti sul calcio nell’acqua spesso basati su falsi dati o su messaggi commerciali fuorvianti ma è doveroso ricordare che il calcio non determina i calcoli renali. Detto ciò è possibile asserire che lo stesso minerale non incide per nessuna ragione sulla ritenzione idrica e sulla cellulite. Al contrario il calcio è fondamentale per un corretto funzionamento dell’apparato scheletrico ed un suo corretto sviluppo. Per tali ragioni le acque ricche di calcio sono importanti per i bambini, per le donne in gravidanza e per tutte quelle persone che hanno una demineralizzazione dell’organismo.

 

Fonti:

-          Laura Rossi et al., Linee guida per una sana alimentazione, dossier scientifico CREA, 2017.

-          Carlo D’Aniello, Manuale di Medicina Estetica, Masterbooks, 2019

         

Gli argomenti contenuti in questo sito sono elaborazioni d'informazioni che non intendono sostituire il rapporto diretto tra medico e paziente.
Per approfondimenti rivolgersi al medico specialista.

Contattaci per ricevere informazioni