Combattere la cellulite a casa e in ufficio

20 Gennaio 2020

Combattere la cellulite a casa e in ufficio

Autore: Dott. Dott. Di Mattei Di Matteo Oreste


Non c’è tempo per andare in palestra? Anche in casa o in ufficio possiamo impegnarci a combattere la cellulite: ci sono esercizi che è possibile fare anche seduti alla scrivania.

La cellulite è un inestetismo molto comune nelle donne: si stima infatti che il 90% degli individui di sesso femminile si trovi a combattere tutti i giorni con questo problema. Non importa se magre o in sovrappeso, perché non è solo l’eccesso ponderale a causare la comparsa della fastidiosa pelle a “buccia d’arancia”, tipica della cellulite.

Per meglio capire cos’è la cellulite partiamo dal suo nome scientifico: PEFS, ovvero Pannicolopatia-Edemato-Fibro-Sclerotica. Parliamo quindi di un inestetismo che colpisce il pannicolo adiposo sottocutaneo ed è caratterizzata dalla presenza di ristagni di liquidi (edemi) e da un ispessimento delle fibre di tessuto connettivo, che nel tempo tende a diventare sempre più difficile da trattare.


Cellulite: quali sono le cause?

Le cause implicate nella comparsa della cellulite sono molteplici, e sono da ricercarsi in genetica, ormoni e circolazione.

In alcune persone può esservi una predisposizione genetica: fattori come fragilità capillare o squilibri ormonali possono facilitare la comparsa della cellulite.

Parlando di ormoni, è stato visto che un’eccessiva attività degli estrogeni (ormoni femminili) favorisce ritenzione dei liquidi, aumento del grasso corporeo, della permeabilità capillare e dei radicali liberi. Non a caso, nel periodo che precede il ciclo mestruale, la “buccia d’arancia” è più accentuata.

Per quanto riguarda invece la circolazione sanguigna, bisogna prendere in considerazione principalmente la circolazione venosa. Il sangue deve risalire dalle gambe verso il cuore, e questo può avvenire correttamente grazie alla spinta dei muscoli delle gambe e di particolari valvole chiamate “a nido di rondine” che impediscono il reflusso del sangue verso il basso. Un funzionamento non perfettamente efficiente di queste valvole, così come un’eccessiva sedentarietà, può portare a una stasi che favorisce l’insorgere della cellulite.

Alla circolazione sanguigna è strettamente correlata la circolazione linfatica, attraverso la quale il nostro organismo smaltisce liquidi e tossine. Un funzionamento non perfettamente efficiente di questo sistema favorisce la comparsa di ritenzione idrica, che altro non è che un ristagno di liquidi nello spazio tra le cellule. La ritenzione idrica è favorita anche da squilibri tra sodio e potassio, in particolare un eccesso del primo e un deficit del secondo.


Cellulite: come si forma la “buccia d’arancia”

Le cause descritte nel paragrafo precedente portano ad alterazioni nel pannicolo adiposo e nel tessuto connettivo sottocutaneo.

Gli adipociti, cellule del tessuto adiposo, vanno incontro a degenerazione e letteralmente si gonfiano fino a scoppiare, rilasciando il grasso in esse contenute nel tessuto circostante.

Le fibre del tessuto connettivo vanno invece incontro ad un graduale ispessimento, formando dei veri e propri tralci di tessuto fibroso che vanno a costituire i cosiddetti setti fibrosi.

I setti fibrosi sono dei tralci di tessuto connettivo che nelle donne sono perpendicolari alla cute, mentre negli uomini sono disposti con un angolo di circa 45°.

Sono proprio i setti fibrosi i principali responsabili della comparsa della pelle “a buccia d’arancia”: il grasso che fuoriesce dagli adipociti degenerati nel tessuto circostante, si trova compresso tra due setti fibrosi che oltretutto hanno un effetto retraente. Il contenuto degli adipociti, trovandosi compresso, tende ad erniare verso l’alto; allo stesso tempo i setti fibrosi retraenti “tirano” la cute verso il basso. È così che si forma il “buchino” della cellulite, che va a sua volta a formare la tipica “buccia d’arancia” nella cute.


Cellulite: quali sono gli esercizi da fare in ufficio o a casa

Per combattere la cellulite bisogna in primis eliminare la sedentarietà. Il lavoro alla scrivania sicuramente non aiuta, anzi favorisce il ristagno dei liquidi nelle gambe e non aiuta certo la circolazione. Quando accavalliamo le gambe inoltre (e lo facciamo spesso anche senza pensarci), rischiamo di creare delle compressioni sui vasi che ostacolano la circolazione del sangue.

Esistono però una serie di accorgimenti che possiamo mettere in atto in ufficio per combattere la cellulite, che possiamo riassumere in due punti principali:

 

1-    Fare delle pause, preferibilmente ogni ora, nelle quali alzarsi e camminare un po’ per “sgranchire le gambe”. Il tragitto può essere anche breve: andare in bagno, oppure alla macchinetta del caffè. Alzarsi dalla scrivania e muovere le gambe aiuta a riattivare la circolazione delle gambe e a contrastare i ristagni di liquidi che si formano naturalmente quando rimaniamo seduti, oppure fermi in piedi nella stessa posizione, per troppo tempo.

 

2-    Fare esercizi alla scrivania: anche contrarre il muscolo è un esercizio, pensiamo ad esempio, ad attività come yoga o pilates. Alla scrivania possiamo fare, infatti, degli esercizi per gambe, glutei e cosce.

Per le gambe: da seduti, possiamo sollevare e stendere completamente prima una gamba poi l’altra, fino a far toccare la punta del piede con la scrivania.

Per i glutei: sempre da seduti, semplicemente contraiamo ritmicamente i muscoli.

Per le cosce: sfruttando un pausa, posizionare le mani a pugni chiusi tra le ginocchia e spingere verso l’esterno mentre nello stesso tempo si cerca, al contrario, di chiudere le ginocchia. Questo contrasto aiuta a rafforzare il muscolo dell’interno coscia.

Gli stessi esercizi si possono fare a casa: l’importate è dedicargli una mezz’oretta tutti i giorni. Per combattere la cellulite ci vuole costanza e determinazione, insieme a un’alimentazione ed uno stile di vita sano.

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