Ritenzione idrica e adiposità localizzata

29 Marzo 2021

Ritenzione idrica e adiposità localizzata

La ritenzione idrica e l' adiposità localizzata sono disturbi fortemente correlati. Entrambi sono disturbi circolatori.

Autore: Dott. Di Mattei Di Matteo Valeria

Ritenzione idrica o adiposità localizzata?

Una domanda che può sembrare banale, ma che in realtà non lo è affatto. Molto spesso, infatti, nell’ immaginario comune questi disturbi circolatori, che affliggono la maggior parte delle donne, vengono confusi o meglio scambiati per la stessa tipologia di inestetismo.
In realtà, si tratta di un errore non solo terminologico ma anche concettuale, poiché sia ritenzione idrica che cellulite sono problematiche che presentano caratteristiche sostanzialmente differenti, spesso ignorate o scarsamente conosciute. 
Vediamole nel dettaglio.

La ritenzione idrica

La ritenzione idrica è la tendenza dell’organismo ad accumulare e trattenere i liquidi, e si manifesta con una tumefazione dei tessuti molli a seguito dell’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali (tra una cellula e l’altra).
E’ sostanzialmente dovuta ad un cattivo funzionamento  del sistema venoso e linfatico che comporta uno squilibrio tra due sali: il potassio contenuto nelle cellule e il sodio, che invece si trova all’esterno di queste.
In una condizione di normalità questi due sali dovrebbero essere presenti in quantità uguali, in maniera tale da permettere che gli scambi all’interno dell’organismo avvengano correttamente.
Quando invece la quantità di sodio è eccessiva, l’organismo provvede a trattenere una quantità maggiore di acqua per ottenere una diluzione più efficace.
Tutto questo causa conseguentemente la formazione di edemi e di rigonfiamenti che insistono, soprattutto, sugli arti inferiori.

La cellulite

La cellulite, invece, viene definita come un’alterazione dei tessuti sottocutanei che comporta un accumulo di tossine metaboliche e liquidi negli spazi intracellulari, con effetti che si manifestano anche sugli strati più superficiali dell’epidermide attraverso la famosa pelle “a buccia d’arancia”.
Si può presentare in una forma più o meno acuta, a seconda dello stadio in cui versa la patologia. Tre sono gli stadi della cellulite: edematosa, fibrosa e sclerotica.

Se nella prima fase si verifica un accumulo di liquidi all’interno del tessuto adiposo (con un rigonfiamento di caviglie, polpacci, cosce e braccia) nella seconda fase si verifica un indurimento dell’adipe con formazione di piccoli noduli di cellule adipose che, nella terza fase, si radicano nel tessuto e diventano più grandi, causando spesso forti dolori.

Come abbiamo visto, non si tratta di due sinonimi ma è bene sottolineare che la prima si identifica come uno dei principali fattori che causano la seconda. La ritenzione idrica può causare, oltre alla cellulite, anche patologie ben più gravi come l’insufficienza renale.

Al contrario, la cellulite può insorgere per diverse cause, spesso concomitanti; tra le principali vi sono i fattori genetici ereditari, fattori ormonali (assunzione della pillola anticoncezionale) una dieta non equilibrata e uno stile di vita scorretto caratterizzato da sedentarietà.

Una scarsa attività fisica, in particolare, concorre nella formazione o nel peggioramento della cellulite dal momento che si verifica una perdita di tessuto muscolare e, al contempo, un rallentamento del metabolismo, con conseguente accumulo di grassi ed aumento della cellulite visibile.

Sebbene dunque non definiscano la medesima problematica, ritenzione idrica e cellulite possono essere alleviate seguendo alcuni accorgimenti ben precisi.

Praticare attività fisica regolare 
Le attività sportive aerobiche – nuoto, jogging, camminata veloce, step, bici – stimolano l’apparato respiratorio ma anche quello circolatorio, e riattivano la microcircolazione, il sistema venoso e linfatico. I liquidi che si accumulano tra le cellule vengono rimossi dalla circolazione linfatica, che è stimolata dalle contrazioni muscolari: ciò spiega perché una diminuzione dell’attività muscolare determina un maggior ristagno dei liquidi.

Seguire un’alimentazione povera di sodio e bere molta acqua 
Per contrastare l’accumulo di liquidi e tossine metaboliche è importante assumere alimenti ricchi di vitamine e sali minerali, bere molta acqua (gli esperti raccomandano almeno 2 litri al giorno), ed evitare cibi particolarmente grassi o condimenti ricchi di sale.

Eseguire trattamenti estetici mirati 
I massaggi linfodrenanti possono rappresentare un valido aiuto contro gli inestetismi della cellulite e i gonfiori localizzati causati dalla ritenzione idrica.
Ancora più efficaci sono gli strumenti messi a disposizione dalla medicina estetica, come la radiofrequenza, la pressoterapia, la cavitazione medica, la subcision guidata.

In conclusione, per rispondere alla domanda iniziale “ritenzione idrica o cellulite?”, possiamo affermare che si tratta di disturbi del sistema venoso e linfatico distinti ma fortemente correlati.

La cellulite è una patologia infiammatoria che si manifesta nel sottocutaneo, mentre la ritenzione idrica è la tendenza dell’organismo ad accumulare i liquidi all’ interno degli spazi interstiziali tra le cellule, ed è determinata, oltre che da una scarsa attività fisica, anche dall’azione degli ormoni femminili, gli estrogeni.
La cellulite, invece, si sviluppa a seconda di diversi fattori tra i quali quelli genetici, quelli ormonali, quelli legati ad una vita dai ritmi non equilibrati o poco sani.

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